Dopo Cinquemila anni si cambia (della Simultaneità e dei Big Data)
Perché la simultaneità
(nel linguaggio ipermediale e nelle nuove tecnologie) è una cosa molto seria, un
punto cardine di quest’epoca, una regola grammaticale base?
Perché la simultaneità ci costringe ad abbandonare addirittura la linearità, la sequenzialità del pensiero e della scrittura, in una parola il nostro modo di comprendere e vivere, quello con cui abbiamo immaginato e governato il mondo ed il sapere negli ultimi 5 mila anni?
La spiegazione è semplice:
“Il 10% di tutti gli esseri umani nati sono in vita in questo stesso momento”.
Popolazione (stimata) tra il 10000 a.C. e il 2000 d.C. |
Non solo: diceva Einstein che la simultaneità non si conserva nel passaggio da un riferimento ad un altro in moto rispetto al primo, insomma pure lei è relativa. Ovvero, per restare simultanei dobbiamo muoverci insieme al mondo che si muove, appunto, contemporaneamente.
Il multitasking è davvero solo l’inizio.
Siamo entrati nel mondo che come altro poteva chiamarsi se non “contemporaneo”?
Buona avventura J
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